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La "Messa da Requiem di Giuseppe Verdi scritta per l'anniversario della morte di Alessandro Manzoni", come recita il titolo completo dell'opera, fu rappresentata per la prima volta a Milano, il 22 maggio 1874 nella Basilica di San Marco, sotto la direzione dello stesso Verdi. La storia di quest'opera, dettagliatamente presentata nell'ampio saggio critico di David Rosen, iniziò però diverso tempo prima, all'epoca della morte di Gioachino Rossini (1868), quando Verdi si fece promotore della realizzazione, ad opera di diversi compositori, di un Requiem in ricordo di quell'evento. Ma tale opera, che pur fu portata a termine, non venne mai rappresentata, e così, intorno al suo movimento finale - il Libera me scritto appunto da Verdi - il maestro cominciò a costruire un nuovo Requiem pensando, molto probabilmente, di poterlo dedicare di lì a poco al quasi novantenne Manzoni, da lui sommamente ammirato e amato. E così nel maggio del 1873, subito dopo la morte di quest'ultimo, Verdi propose al sindaco di Milano di onorare il grande scrittore con una Messa ampia e solenne da celebrarsi l'anno successivo, che lui stesso avrebbe oltre che scritto diretto. A corredare il volume, come sempre nella collana Monografie d'Opera, un ampio corredo iconografico e una suggestiva Antologia letteraria.